Nell’ambito dell’European Research Council Advanced Grant n. 249431 “Greek into Arabic” ho effettuato, dal 20 al 30 novembre 2010, una missione in Iran. Lo scopo della missione era di reperire i manoscritti della pseudo-Teologia (Utūlūǧiyā) custoditi nelle biblioteche iraniane.
Il viaggio è stato preceduto da un intenso lavoro preparatorio che ho svolto con Cristina D’Ancona, in collaborazione con il Direttore dell’Istituto culturale dell’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran, dr. Akbar Gholi, che ha dimostrato un vivo interesse per il progetto e si è adoperato con efficienza e gentilezza per aiutarci. Questa collaborazione ci ha fornito un aiuto decisivo per portare a buon fine la nostra missione: oltre a fornirci una serie di lettere di presentazione che si sono rivelate fondamentali per il raggiungimento del nostro scopo, il dr. Gholi ha disposto la preparazione delle copie digitali di alcuni dei manoscritti presenti nel nostro elenco, abbreviando in questo modo i tempi di richiesta delle riproduzioni. A Teheran, il successo della nostra missione è stato garantito dall’assistenza logistica e dai preziosi consigli del prof. Carlo G. Cereti, Addetto culturale presso l’Ambasciata d’Italia; altrettanto decisivo per il raggiungimento dei nostri obiettivi è stato il contributo del dr. Hassan Afzalinejad.
Il 20 novembre sono partito da Roma alla volta di Teheran, che ho raggiunto il mattino successivo. È subito cominciato il nostro lavoro: il dr. Afzalinejad ed io ci siamo recati presso la sezione manoscritti della Biblioteca dell’Università di Teheran, dove ci sono stati consegnati i DVD-ROM con le copie dei cinque manoscritti preventivamente richiesti da noi tramite il dr. Gholi; la ricchezza del reparto catalografico della biblioteca e la cortesia degli addetti al catalogo ci hanno permesso di effettuare le fotocopie delle schede relative agli stessi manoscritti. Il giorno successivo ci siamo recati alla Biblioteca del Parlamento, dove abbiamo ritirato le copie dei tredici manoscritti che avevamo preventivamente richiesti tramite il dr. Gholi: queste riproduzioni ora in nostro possesso comprendono anche la copia digitale di un manoscritto custodito nella Biblioteca Mar‘ašī di Qom. Inoltre, una perizia dei responsabili ci ha permesso di venire a conoscenza dell’esistenza di nove ulteriori manoscritti della pseudo-Teologia, presenti nella Biblioteca del Parlamento, le cui riproduzioni ci sono state consegnate dopo alcuni giorni. Il 23 novembre ci siamo recati alla Biblioteca Nazionale di Teheran, dove, oltre al manoscritto che ci era già noto, abbiamo scoperto due nuovi testimoni della della pseudo-Teologia: uno è un manoscritto di recente acquisizione e non ancora inventariato; l’altro è una litografia. Il 24 novembre ci siamo recati alla Madrasa Sipāhsālār dove abbiamo richiesto e ottenuto le riproduzioni dei due manoscritti che cercavamo. Il 26 novembre siamo partiti per Mašhad e il giorno successivo siamo stati ammessi nella Biblioteca di Āsitān-i Qods e ci sono state consegnate le copie dei manoscritti che avevamo richieste. Il 30 novembre ho lasciato l’Iran per raggiungere Frankfurt e poi l’Italia.
In sintesi, sono state procurate le copie di ventisette manoscritti non ancora a noi noti.
Vorrei approfittare dell’occasione per ringraziare ancora il dr. Gholi, il dr. Afzalinejad, tutto il personale delle strutture menzionate, il prof. Cereti e sua moglie Tiziana.