Nell’ambito del progetto ERC Ideas Advanced Grant n. 249431 “Greek into Arabic” ho effettuato, dal 20 al 23 febbraio 2012, una nuova missione in Iran, al fine di reperire e acquisire le riproduzioni di alcuni manoscritti dell’Utūlūǧiyā.
Come nel caso della precedente missione in Iran (novembre 2010), anche in questo caso il viaggio è stato preceduto da un intenso lavoro preparatorio che ho svolto con Cristina D’Ancona, Elisa Coda e Cecilia Cavallo: anche grazie ai contatti stabiliti nel corso del mio viaggio precedente, e sopratutto grazie alla competenza e alla generosità della nostra guida in loco, il dr. Hassan Afzalinejad, abbiamo potuto stabilire rapporti diretti con il personale delle biblioteche di Tehran prima della mia partenza ed ottenere che quasi tutte le riproduzioni dei manoscritti da noi richiesti fossero già pronte al momento del mio arrivo in Iran.
Il 20 febbraio sono partito dall’Aeroporto di Roma Fiumicino e ho raggiunto Tehran nelle prime ore del mattino successivo. Poche ore dopo, è cominciato il nostro lavoro: la prima meta del mio viaggio è stata la sezione manoscritti della biblioteca dell’Università di Tehran, dove, ci è stata consegnata la riproduzione del manoscritto dell’Utūlūǧiyā da noi preventivamente richiesto tramite il dr. Afzalinejad. La cortesia degli addetti al catalogo ci ha permesso effettuare, inoltre, un accurato spoglio delle schede catalografiche relative ai manoscritti dell’Utūlūǧiyā custoditi nelle biblioteche iraniane; questo lavoro ci ha permesso di individuare ulteriori manoscritti non noti di questo testo, conservati in varie biblioteche del paese: sarà dunque probabilmente necessaria una nuova missione finalizzata al recupero delle riproduzioni di questi documenti.
Il 22 febbraio ci siamo recati alla Biblioteca della Madrese-yi Marwī di Tehran, dove, dopo un incontro con il direttore, siamo stati ricevuti dal responsabile della biblioteca, alla cui generosità dobbiamo il dono di una copia del catalogo. Al termine del nostro colloquio, ci sono state consegnate le riproduzioni dei due manoscritti da noi richiesti, che erano state preventivamente preparate per noi dal personale della biblioteca. Nel pomeriggio, mi sono recato alla Biblioteca Nazionale di Tehran, dove ho ritirato le riproduzioni di tre manoscritti da noi precedentemente richiesti; la ricchezza del reparto catalografico della biblioteca mi ha permesso di consultare vari cataloghi. Questo spoglio mi ha permesso di individuare un ulteriore manoscritto dell’Utūlūǧiyā non noto, custodito nella Biblioteca del Centro Malek di Tehran. La disponibilità del personale del Centro Malek ci ha permesso di acquisire nello stesso pomeriggio una riproduzione digitale di questo manoscritto da me individuato nei cataloghi dell’Università di Tehran, oltre ad una copia delle schede catalografiche ad esso relative.
Il 23 febbraio, dopo una breve visita in ambasciata su invito del Prof. Carlo G. Cereti, mi sono recato alla Madrese Sepahsalar, dove mi è sono state consegnate le riproduzioni di due manoscritti da noi preventivamente richiesti.
Nella notte tra il 23 e il 24 ho lasciato l’Iran per raggiungere Istanbul e quindi Roma.
In sintesi, abbiamo acquisito le copie di nove manoscritti dell’Utūlūǧiyā, uno dei quali non era ancora a noi noto.